Continuano le prove all’Auditorium del Liceo “Imbriani”, dove ormai prende forma l’“Orchestra del ritmo e dell’improvvisazione”. Il primo obiettivo di questo grande laboratorio è quello di rompere le barriere fra i vari generi musicali, e cercare di dare libero sfogo alla creatività dei ragazzi, attraverso l’improvvisazione. Che non è ovviamente il caos totale, ma una vera e propria “capacità tecnica” che si acquisisce, attraverso la pratica, partendo ovviamente dalle proprie “basi” musicali.
La scelta dei brani da eseguire è stata un vero e proprio “work-in-progress” che ha impegnato i primi giorni di prove e di lezione. Ed è stata, ovviamente, anche una “mediazione”, tra le passioni e i gusti degli insegnanti e quelle dei ragazzi. Il primo pezzo col quale si sono cimentati è “Yes I know my way”, partendo da un arrangiamento tranquillo, piuttosto tradizionale (poiché si tratta già di un brano bello ritmato), e concedendosi qualche incursione nel jazz. Il secondo pezzo, invece, è uno di quelli che spopola tra i ragazzi, “Zitti e buoni” dei Maneskin, sul quale si è appuntato un bel lavoro dei docenti, per introdurre una serie di tecniche di composizione musicale. Non tutti gli interventi sul brano, infatti, sono stati puntualmente trascritti. Nella partitura sono stati lasciati degli spazi vuoti, che il direttore può decidere di “riempire” durante l’esecuzione, “chiamando” l’intervento di una sezione in particolare, come le percussioni, oppure le voci del coro.