Il repertorio è completo
Dopo la pausa estiva e la ripresa delle lezioni scolastiche, ieri pomeriggio sono riprese anche le attività dell’“Orchestra del ritmo e dell’improvvisazione”. Le prove si sono spostate nell’auditorium dell’Istituto Comprensivo “Catullo” di Pomigliano d’Arco. Ormai il primo “repertorio” di pezzi da eseguire è completo. “Zitti e buoni” dei Maneskin, in cui già erano state introdotti degli “spazi” per l’improvvisazione, si è arricchita di una contaminazione con “Smoke on the water” dei Deep Purple, brano che racchiude un po’ anche la “radice rock” a cui si ispira il giovanissimo gruppo dei Maneskin.
Tipicamente jazz – un vero e proprio classico del genere – è invece “Freddie Freeloader” di Miles Davis, sul quale gli insegnati hanno lasciato libera creatività al coro, che ha costruito un testo che risente di tutta l’energica vocalità dei ragazzi, e che ha magicamente preso, nel corso delle prove, un’impronta decisamente blues.
“Tu vuò fa’ l’americano” di Renato Carosone, invece, è stato arrangiato con risposte, improvvisazione, richiami e citazioni di “Mr. Saxobeat” di Alexandra Stan, un brano che i ragazzi si divertivano a suonare, autonomamente, durante le pause.
In “Vesuvio” del Gruppo Operaio ’e Zezi – esperienza di musica popolare che appartiene alla storia di Pomigliano d’Arco – al caratteristico ritmo della “tammurriata”, affidato ovviamente alle percussioni, si aggiungono invece le sonorità di due giganti del jazz: “Watermelon Man” Herbie Hancock e “So What” di Miles Davis.
E poi, infine, un altro classico della musica popolare napoletana, “La rumba degli scugnizzi”, che si contamina con “Last Train Home” di Pat Metheny.
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